A Cunfrunta Il confronto con l’antica tradizione cristiana

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La Pasqua in sé porta la gioia della Resurrezione del Cristo Crocifisso e intorno a questa bella novella si aprono banchetti, danze e tradizioni.

Nei piccoli paesi delle colline calabre nella provincia di Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria si può ancora assaporare l’emozione di una tradizione antichissima, risalente al ‘600, all’epoca dei Borboni, fortemente sentita e alla quale non si può assolutamente rinunciare. E’ infatti l’emblema della Pasqua. Al termine della Settimana Santa, che ripercorre gli ultimi e salienti giorni di Cristo, compresa la sua Crocifissione, la domenica di Pasqua è il giorno della gioia, della Resurrezione, de A Cunfrunta  (letteralmente il confronto, ovvero la constatazione reale della resurrezione)  che rievoca i sapori di quel momento di così tanta gioia: l’abbraccio tra la Madonna e Gesù  Risorto.  I protagonisti sulla scena sono San Giovanni che accompagna Maria sul presunto luogo, ove suo Figlio è risorto, e Cristo. Nelle piazze i fedeli sostengono le statue e corrono affinché avvenga A Cunfrunta. La Madonna perde il suo velo nero del lutto e ritrova il bianco della sua felicità!

Il popolo si anima e partecipa attivamente …ed è un momento imperdibile ed irrinunciabile. Persino chi non è fedele si emoziona davanti ad un simile spettacolo che racchiude in sé il puro ed autentico significato della Pasqua.  In alcuni borghi e piccoli centri come Badolato, Isca sullo Ionio, Gasperina, Stalettì e Brognaturo è un qualcosa a cui almeno una volta nella vita bisogna assistere.

La Pasqua dei Calabresi poi unisce tutti a tavola gustando piatti tipici che ancora oggi abbelliscono le nostre tavole, ciascuno di questi unico nei suoi sapori e legato ad una civiltà con il suo fascino tra storia e mito.

Place: Catanzaro
Impression & Feelings: Tradizione
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